Joker. Attenti al clown.
- giorgiocavagnaro
- 23 ott 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Difficile, parlare di “Joker”. Vai al cinema e ti trovi davanti un attore fenomenale, uno che vale da solo il prezzo del biglietto, come Maradona. E da qui la prima difficoltà a valutare il film nella sua interezza. Joaquin Phoenix mostra la sua tenera, oscena, violenta follia in modo talmente spudorato da lasciarci stecchiti davanti allo schermo, sorvolando troppo su un “concept” generale alquanto superficiale e schematico.
Intanto, scordatevi dei film su Batman. Il futuro nemico del Joker compare, ve ne sarete accorti, nei panni del bambino che, al di là del cancello che divide la miseria e l’opulenza, osserva Arthur Fleck detto Joker fare le sue smorfie senza esprimere alcun sentimento. Bruce Wayne, figlio del miliardario che governa Gotham City matura in quell’incontro, ma soprattutto nel successivo, in cui Joker uccide a sangue freddo suo padre, l’indole dell’eroe senza macchia. Tutt’altro che un kolossal da supereroi, però. Piuttosto un dramma privato, atroce, che il regista

Todd Philips declina un po’ furbamente sul piano sociale. Un caso umano, Arthur Fleck, che affonda dentro noi spettatori coltellate lancinanti, portandoci a concludere che ma sì, Joker, sei tutti noi, falli fuori tutti, il conduttore Tv mellifluo (Bob de Niro che si diverte a celebrare i quarant’anni e oltre di Taxi Driver ma sull’altra sponda), i riccastri di Wall Street, la mamma moribonda, chiunque arrivi a tiro di schioppo. Muoia il Sansone deforme e disturbato con tutti i Filistei!
Non stupisce che un noto leader politico italiano si sia esibito nel trucco da Joker, cavalcando oscenamente l’onda nichilista che monta nel mondo, soprattutto in una Roma capitale torva e coperta di immondizia che sembra la Gotham City del film. Peccato che il sindaco, in questo caso, sia lui. Un piccolo particolare che getta però uno spiraglio di luce sulle troppo facili interpretazioni politiche di questo film esteticamente ed emotivamente eccezionale.
Giudizio finale: Da vedere assolutamente, accompagnati da genitori provvisti di adeguata maturità politica.
un linguaggio affilato e tagliente caratterizza l'articolo di oggi.